Layout del blog

Un coniuge ha diritto a vedersi riconosciuto l’assegno divorzile se ha sottoscritto un accordo recante attribuzioni patrimoniali?

Chiara Cavalca • 10 settembre 2024

La posizione della più recente giurisprudenza di legittimità.

Su tale problematica si è espressa la Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 21111/2024 esprimendo il seguente principio di diritto:

In tema di definizione giudiziale della crisi coniugale, per l’attribuzione dell’assegno divorzile richiesto in funzione perequativo-compensativa, il giudice deve valutare se nel corso della vita matrimoniale siano stati negoziati accordi coniugali recanti attribuzioni patrimoniali o elargizioni in denaro, così da aver operato un riequilibrio tra le rispettive condizioni economiche, oppure se, al momento del divorzio, permanga ancora un significativo divario patrimoniale e reddituale riconducibile al sacrificio, o meno, di uno di essi durante la vita coniugale, potendosi infatti giustificare, solo nel primo caso, l’attribuzione giudiziale dell’assegno divorzile



CONDIVIDI SU:

Autore: Chiara Cavalca 29 agosto 2024
La l'art. 2087 c.c. pone un generale obbligo di tutela dell'integrità fisica e della personalità morale del lavoratore, senza ulteriori specificazioni in merito alle condotte omissive e commissive destinate a sostanziarlo pertanto l'onere di allegazione del lavoratore non può estendersi fino a comprendere anche l'individuazione delle specifiche “norme di cautela" violate.
6 giugno 2023
La Suprema Corte di Cassazione legittima l’azione giudiziaria del dipendente nei confronti del proprio datore di lavoro per danni alla salute cagionati da stress per superlavoro.
6 giugno 2023
La giurisprudenza ha esteso l'ambito di applicabilità dell'art. 612-bis c.p. ( Atti persecutori) al contesto condominiale.
Share by: